Lukas Simonis & Takayuki Kawabata
NEWS
(Z6)
Anche
se le sue esperienze musicali erano a quel tempo già numerose e varie,
è stato solo qualche anno fa, grazie alla pubblicazione dell’album di esordio
dei Vril intitolato Effigies In Cork, che abbiamo avuto modo di ascoltare
per la prima volta il chitarrista olandese Lukas Simonis. "Twangy
guitar album"
nella tradizione dei Ventures, degli Shadows e della musica surf, ma aggiornata,
riveduta e corretta, il lavoro vedeva Simonis – autore dei brani – affiancato
dal polistrumentista statunitense Bob Drake e dal batterista Chris Cutler.
Sapere
di un retroterra composito ci aveva aiutato non poco a superare l’iniziale
stupore derivante dall’ascolto di Stots, album registrato in quasi completa
solitudine (giusto un paio di tocchi di violoncello da parte di Nina Hitz)
che metteva insieme improvvisazione e nastri, lavoro di studio e una grinta
che diremmo
"rock", pur se il risultato (che a tratti appariva decisamente
conscio delle acquisizioni del moderno "glitchismo") ci era sembrato
da rubricare alla voce "esperimento non del tutto riuscito". (Se
per una insufficiente padronanza della materia compositiva da parte di Simonis
o per un insufficiente amore da parte di chi scrive per climi che sappiamo
solo descrivere quali "para-industriali" è enigma la cui soluzione
lasciamo volentieri al lettore.)
NEWS
è un nuovo lavoro dagli ingredienti in apparenza semplici. Simonis ha scritto
le musiche, Takayuki Kawabata (assolutamente ignoto a chi scrive) i testi,
presenti sulla copertina, e poi detti o cantati, in lingua giapponese o
inglese. Simonis suona la chitarra, qui presente soprattutto sotto forma
di
"suono" (la principale eccezione è un arpeggio a metà strada tra
i Thinking Plague e i Pink Floyd che appare più volte nel corso di Original
NEWS), e produce "effetti" che a giudicare dal timbro sembrano
in gran parte derivare da sintesi in FM; suoi anche il lavoro di studio e
il montaggio. Su questo cangiante tappeto si stagliano la voce di Miki Sugiura
e i violoncelli di Kumi Otte Kondo e Nina Hitz. La copertina parla anche
di
"improvvisazioni" da parte del gruppo, cosa che non ha aggiunto
granché alla nostra comprensione della musica.
Il lavoro
sembra essere molto più lungo della sua reale durata (poco più di mezz’ora),
osservazione che ha qui da essere intesa quale dimostrazione di varietà
e densità del materiale (in verità spesso "leggero") e non come
segno di indicibile tedio. Se le parti vocali, soprattutto, potranno regalare
qualche momento di perplessità a chi avesse scarsa familiarità con questa
tipologia di approccio vocale, i violoncelli (arco o pizzicato, sovente
melodici), e certe melodie ricorrenti (i primi brani sono organizzati a
mo’ di suite), forniranno interessanti punti di ingresso all’ascoltatore.
E anche i brani dove è maggiormente percepibile l’apporto "artificiale",
su tutti quello intitolato Remixx, sono in grado di coinvolgere senza sconcertare
più di tanto.
L’accoppiata
voce femminile/violoncello ci ha di tanto in tanto riportato alla mente
(quello che per chi scrive è) il più recente album di Haco, Ash In The
Rainbow (parentesi: ma com’è che è passato così sotto silenzio?), ma NEWS
– che sicuramente non è un lavoro altrettanto riuscito – vive in una dimensione
sua propria.
In tutta
sincerità non sappiamo anticipare chi potrebbe essere interessato all’ascolto
di questo album. Si faccia avanti chi è "stanco delle solite cose",
e coloro i quali sono disposti a perdonare qualche idea non perfettamente
a fuoco.
Beppe
Colli
© Beppe
Colli 2007
CloudsandClocks.net | Dec.
16, 2007