Gianni Mimmo
One Way Ticket
(Amiranirecords)
Per
la serie, guarda cosa c’era nella buca delle lettere: un CD per solo
sax soprano (e anche un po’ di parlato: due testi – rispettivamente
di T. S. Eliot e T. Scialoja – aprono e chiudono il lavoro) per un titolare
che non abbiamo mai sentito nominare prima d’ora (il che nulla vuol
dire). Diamo un’occhiata alla copertina. Repertorio: accanto a numerosi
brani scritti dallo stesso Gianni Mimmo troviamo composizioni di Steve
Lacy (The Bath), Thelonious Monk (Ask Me Now e Introspection), Charles
Mingus (Reincarnation Of The Lovebird), Duke Ellington (Paris Blues),
Roscoe Mitchell (Jamaican Farewell), Anton Webern (Die Sonne, op. 14)
e F. Cumar (Furniture).
Al
primo ascolto, Ask Me Now di Monk si rivela sconcertante: sembra Lacy!
Il che potrebbe sembrare un complimento (e per certi versi lo è).
Ma alla lunga il CD rivela il suo limite insormontabile: sembra Lacy.
Da un lato ciò rivela un’indubbia padronanza dello strumento.
Dall’altro, una carenza di orizzonti personali che tanto più
lascia perplessi quanto più viene raffrontata alla perizia strumentale.
Se di Lacy si disse che dentro Monk aveva trovato se stesso, qui potrebbe
forse essere detto che quel che si è trovato dentro Lacy è
molto più di quanto si è trovato dentro se stessi.
Aprendo
le orecchie al massimo non è affatto impossibile trovare Mingus
dentro Reincarnation Of The Lovebird o Mitchell dentro Jamaican Farewell,
ma ambedue sono visualizzati con un prisma così tanto "marca
Lacy" da lasciare interdetti. E la stessa cosa vale per gli originali
– si ascoltino ad esempio Collateral, Highway Tale e Unsaid E.
E
se è vero che l’ascolto ripetuto sembrava talvolta offrire altre
prospettive è anche vero che in un momento di distrazione al
computer ci siamo trovati intenti a domandare a noi stessi come mai
avessimo messo un CD di Steve Lacy invece di lavorare!
Quindi?
Perplessità.
Beppe Colli
© Beppe Colli 2006
CloudsandClocks.net | May 12, 2006