Hugh Hopper/Matt Howarth
The Stolen Hour
(Burning Shed)
Ci aveva sorpreso non poco, circa due anni fa, l’apparizione di un
nuovo album di Hugh Hopper, Jazzloops. Innanzitutto, dati i tempi, per
la sua formula "on demand": si masterizzava (ovviamente a
pagamento…) su richiesta. Poi per la formula produttiva prescelta,
davvero ridotta all’osso: dei loop, qualche azzeccata partecipazione,
e computer a go-go. In effetti, come già argomentato in sede
di recensione, bastava fare l’abitudine alle modalità scelte
dal musicista per trovare nel lavoro non pochi pregi. Va da sé
che non era quello l’album che avremmo consigliato al neofita. Ed è
parimenti ovvio che ascoltare il disco avendo bene in mente le (splendide)
opere storiche del bassista informava l’ascolto in modi altrimenti impossibili.
Piaceva comunque notare che il musicista aveva ben saputo sfruttare
il mezzo, evitando di tentare impossibili approssimazioni destinate
a creare solo scontento.
Il nuovo capitolo, The Stolen Hour è – a differenza
di In A Dubious Manner, condiviso con Julian Whitfield – un lavoro musicalmente
attribuibile al solo Hopper: Matt Howarth, infatti, è il creatore
di una storia a fumetti acclusa al CD sotto forma di file PDF accessibile
in Acrobat Reader. Il lavoro mantiene quelle caratteristiche di freschezza
già presenti su Jazzloops, e conferma alcune presenze strumentali
del predecessore: innanzitutto l’ottimo e versatile sassofono di Pierre-Olivier
Govin, ma anche Robert Wyatt alla cornetta e ai loop vocali. L’album
è piacevolmente vario, con impiego saporito di basso fuzz e una
chiusa che sembra rimandare a Sex And Drugs And Rock’n’Roll ma che molto
più verosimilmente si ricollega all’assolo di contrabbasso di
Charlie Haden su Ramblin’ di Ornette Coleman.
A chi l’album sia destinato non è facile dire. Ma saremmo
pronti a scommettere che in un giudizio "al buio" non pochi
recensori vi scorgerebbero dei pregi che solo il fattore "nome
storico" – con annessa la potenziale accusa di "reducismo"
– impedirà di vedere.
Beppe Colli
© Beppe Colli 2004
CloudsandClocks.net | Dec. 12, 2004