Michiel
Braam’s Wurli Trio
Non-Functionals!
(BBB)
Troviamo
nella buca delle lettere l’ennesimo "oggetto misterioso", che
questa volta è un album (curiosamente) intitolato Non-Functionals! (con
tanto di enfasi da punto esclamativo) del (per noi ignoto) Wurli Trio.
Deciso lestamente – da immagine di copertina – che i musicisti del gruppo
sono tutti sui quaranta-e-qualcosa; curiosi di capire perché i brani sono
tutti intitolati Non-Functional, con progressione numerica che va da 1
a 9; stimolati dal fatto che il nome di Wurli Trio deriva con tutta evidenza
dall’utilizzo di un piano elettrico Wurlitzer, il modello 200A; cerchiamo
il foglio di accompagnamento, che risulta però assente.
Ovviamente
c’è la Rete. Proprio il sito che dovrebbe dirci tutto su Michiel Braam
e sulla sua lunga carriera si rivela però esempio da manuale di come l’impostazione
di un sito Web sia creatura potenzialmente soggetta a capricci matematico-informatici
in grado di frustrare anche il più aggiornato dei browser. Ma se la mancanza
di note ci priva fatalmente delle intenzioni ci restano pur sempre i risultati:
la musica dell’album. E’ quindi sufficiente procedere all’ascolto.
In un
senso molto lato potremmo definire la musica del Wurli Trio come "fusion
elettrica" (del tipo non volgare); e dato che una definizione così
ampia non è in effetti molto utile (se non per dire che non si tratta di
punk, hip-hop o heavy metal), possiamo provare a restringere il campo dicendo
che i brani di Non-Functionals! – vere e proprie composizioni per trio
elettrico di piano, basso e batteria – risultano strettamente imparentati
a stilemi propri della fusion di metà anni settanta. All’atto pratico le
cose non sono così semplici: se di tanto in tanto fanno infatti capolino
certi Head Hunters
"cosmici" di Herbie Hancock, luoghi classici della fusion come
il blues e le arie "Brasil", e qualche atteggiamento ritmico che
riporta alla mente il Fender Rhodes del George Duke zappiano degli anni settanta,
è anche vero che affiorano a tratti delle melodie monkiane e un atteggiamento
pianistico "funky" che ci sembra lecito ricondurre al "funk
acustico" del primo Keith Jarrett – quello, per intenderci, di Expectations.
Dalle intenzioni "dietro la musica" escluderemmo senz’altro l’atteggiamento "self-consciously
arty" che diremmo caratterizzare il trio "retro-elettrico" di
Uri Caine denominato Bedrock.
Qualche
cenno sullo strumento prescelto. Il Wurlitzer 200A, dal suono meno
"rotondo" e "complesso" di quello del piano elettrico
che è tipico della fusion: il Fender Rhodes, risulta oggi proprio per questo
più
"elettronico", quindi meno datato. (Chi ricorda lo splendido assolo
di Steve Winwood su Empty Pages, dal celeberrimo album dei Traffic intitolato
John Barleycorn Must Die, conosce già questo suono.) Arricchito da qualche
eco e riverbero, il ben equalizzato Wurlirtzer di Michiel Braam (sue tutte
le composizioni) si sposa alla perfezione con la batteria "secca" di
Dirk-Peter Kölsch e i bassi elettrici di Pieter Douma (che coproduce il lavoro
insieme a Mec v/d Beeten, tecnico di registrazione e missaggio). Il suono
dell’album ci è parso un po’ "inscatolato", ma ci è bastato alzare
di poco il volume per avere immediatamente più "aria".
Non-Functional
1 ha un temino be-bop con variazioni sulla melodia affidate a un assolo
di batteria a metà strada fra Han Bennink e Art Blakey, e con i suoi 1′
51" è una pimpante e dinamica introduzione al lavoro. Non-Functional
2 è un blues canonico con degli insoliti "accelerandi", un ottimo
interplay del trio e qualche traccia di Duke (George). Aria "spaziale" alla
Head Hunters per Non-Functional 3, con assolo "funky" di basso,
begli inserti melodici a 3′ e a 4′ 27", e un rapporto gerarchicamente
"moderno" tra piano e ritmica. Non-Functional 4 ha un tema lento
e
"bluesy" non poco monkiano e una intelligente organizzazione dinamica
dell’assolo di piano. Ritmico e cadenzato, Non-Functional 5 non ci è parso
aggiungere molto.
Non-Functional
6 ha un tema angolare con bell’interplay piano-batteria, un buon solo,
aria
"triste Brasil" e un curioso effetto "puntina che si incanta" a
3′ 04". Non-Functional 7 ha le spazzole, la linea melodica affidata
al basso, i piatti suonati con l’arco, e un lento e suggestivo sviluppo melodico.
Arie "greco-calabresi" per Non-Functional 8, poi
"allegro Brasil", rimshot, assolo di piano ritmico (che sul finale
ci ha riportato alla mente Ray Manzarek!), tema. Non-Functional 9 chiude
bene l’album (di durata perfetta: 40 minuti) con un tema mid-tempo decisamente
funky, bella la parte ritmica sul tema.
Beppe
Colli
© Beppe Colli 2009
CloudsandClocks.net | June 28, 2009