Intervista a
Kent Heckman
(Red Rock Recording Studios)
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di Beppe
Colli
Oct. 25, 2007
Avevamo sperato che il nuovo album di Nellie McKay, Obligatory
Villagers, fosse almeno molto buono, e fortunatamente lo era. Ma dobbiamo
ammettere di essere rimasti piacevolmente sorpresi nel notare l’ottima qualità
del suo suono. Il che è specialmente degno di nota sol che uno rifletta sulla
quantità di strumenti "difficili" – fiati, archi, percussioni –
che si affiancano ai più usuali chitarra, basso, batteria e voci – moltissime
voci.
Abbiamo notato che il tecnico dell’album era Kent Heckman, e che gli studi erano i Red Rock Recording
Studios. Non avendo mai sentito nominare né l’uno né gli altri, non restava
che fare la classica ricerca in Rete. Eccoli qui.
Abbiamo immediatamente pensato ad alcune domande a proposito
dell’album. Kent Heckman si è detto d’accordo, ed ecco il risultato.
La conversazione ha avuto luogo la scorsa settimana, via
e-mail.
Se ho ben capito, i Red
Rock Recording Studios si trovano a Saylorsburg, PA, in una regione denominata
Poconos. Credo proprio che questa sia la prima volta che ho sentito nominare
i Poconos. Vuoi dirmi qualcosa in proposito?
Sì, è un bel posto, un ex posto
di vacanze. Solo un’ora e mezza da New York e da Filadelfia.
Mi pare che i Red Rock Recording
Studios esistano ormai da un bel po’, e che la loro storia sia abbastanza
lunga. Mi piacerebbe che tu mi dicessi qualcosa in proposito.
Ho messo su lo studio 26 anni fa, dopo che mia moglie e
io avevamo avuto un’esperienza di registrazione davvero orribile in un altro
studio. Ho capito che avrei certamente saputo fare meglio di quello che avevano
fatto loro. Ho comprato un otto tracce a bobine e ho messo il tutto in una
casa agricola che avevamo in affitto insieme a delle attrezzature per un
impianto audio per concerti. Ho continuato a comprare attrezzature fino a
che non ne ho avute davvero tante! Nel 1988 abbiamo costruito, intendo proprio
dalle fondamenta, l’edificio che abbiamo oggi.
Ho dato un’occhiata al sito dello studio, e ho visto
che ci hanno registrato un bel po’ di artisti di una certa notorietà. Qualche
aneddoto?
Ho avuto il piacere di registrare
un sacco di grandi musicisti. Mi piace questa storia, perché fa vedere quanto
bizzarre possano diventare le cose. Nel 1998 ho registrato un progetto con
David Liebman e Pat Metheny. Il programma era di registrare le basi il sabato
e la domenica. Il lunedì era riservato per aggiustare quello che ne avesse
avuto bisogno e per fare le sovraincisioni. Era previsto che il missaggio
dovesse aver luogo in una data successiva. Arrivati a metà del pomeriggio
della domenica avevamo finito di registrare le basi e abbiamo iniziato a
fare le sovraincisioni. A cena, Pat ha chiesto a Dave se avesse mai missato
qui. Dave ha risposto "Molte volte". Pat ha detto "Beh, allora
finiamolo". Tutti ci siamo detti d’accordo. Abbiamo lavorato ancora
quella sera stessa e abbiamo poi continuato alle 10 dell’indomani. All’una
avevamo finito le sovraincisioni. Abbiamo cominciato a missare e abbiamo
finito alle 4 del mattino! E quello è stato l’album!
Sono quasi sicuro di aver
letto da qualche parte che c’è stato un periodo in cui Nellie McKay ha
vissuto nella zona dei Poconos, ma sono davvero curioso di conoscere le
vere ragioni per cui ha scelto proprio questo studio.
Ha fatto le superiori nella zona dei Poconos e ha preso
lezioni da alcuni dei grandi musicisti che suonano su Obligatory Villagers
e che vivono qui. Nel corso degli anni ho registrato con tutti loro. Così
credo di poter dire che era logico che fosse registrato qui. Sono sicuro
che qualche volta deve avere ascoltato qualcosa del mio lavoro!
Ho visto le foto che appaiono sulla copertina del CD
e sul libretto di Obligatory Villagers. Mi piacerebbe sapere
qualcosa su come si sono svolte le sedute di registrazione – per esempio,
se la musica è stata registrata in sezioni, e quante sovraincisioni ci
sono state e così via.
Abbiamo registrato il basso, la batteria e la chitarra per
le canzoni del CD che vanno da 2 a 7 in quattro ore un martedì. Nellie ha
passato un sacco di tempo a dirigere i musicisti, quindi non ha potuto suonare
molto il pianoforte. Il pomeriggio successivo abbiamo fatto gli archi in
3 ore e i fiati in 3 ore la sera. I giorni seguenti li abbiamo passati con
Nellie che faceva le parti di piano, voce, xylofono, timpani, campane, gong
e altre percussioni e alcune altre sovraincisioni. Bob Dorough, Nancy Reed
e Phil Woods sono venuti a fare le loro parti. La domenica questa parte dell’album
era finita. Poi, in una data successiva, abbiamo fatto altre sovraincisioni
e la prima e l’ultima canzone.
Ci sono stati dei problemi che si sono verificati durante
le sedute di registrazione di Obligatory Villagers?
No, le cose sono andate davvero lisce.
Chi ha fatto il missaggio? Le note di copertina non lo
dicono.
Con la sola eccezione della masterizzazione, che è stata
fatta a New York, è stato fatto tutto qui dall’inizio alla fine. Potresti
dire che non è stato mai missato! Da quando ho iniziato a usare banchi di
registrazione digitali, e ora Protools, il mio approccio è quello di missare
sempre. Alla fine di ogni seduta di registrazione facevo un CD dell’album,
con in pezzi in ordine, con la corretta spaziatura tra ogni canzone. Lei
se lo portava a casa e lo ascoltava. La maggior parte degli artisti con i
quali ho lavorato si porta solo dei missaggi provvisori delle canzoni sulle
quali ha lavorato. Invece lei era molto interessata al modo in cui tutto
l’album scorreva. La volta successiva in cui ci vedevamo lei faceva dei commenti,
per esempio alza il basso, oppure la mia voce è troppo forte. Quindi credo
che un altro modo di dirlo potrebbe essere che missavamo sempre. Su tutto
l’album c’è pochissima equalizzazione o compressione, così come sugli album
di jazz che faccio.
Solo curiosità personale: è un vero Hammond + Leslie
quello che sentiamo su Zombie?
Sì, quello è un vero Hammond B-3 del 1957 che ho comprato
da un’anziana signora per 200 dollari! E’ anche su alcune altre canzoni.
Prima d’ora Nellie non ne aveva mai suonato uno. Se l’è cavata abbastanza
bene!
Tutti gli strumenti che si sentono sul CD sono veri. Una
cosa da apprezzare!
Digitale contro Analogico: la tua opinione.
Oh no, non questo!!!! Se parliamo di nastro, ho imparato
in analogico, ho lavorato in analogico e non mi è mai piaciuto. Non mi è
mai piaciuto il fatto che suonava diverso quando lo riascoltavi e il fatto
che più lo usavi e meno frequenze alte avevi. Non mi mancano la sensazione
tattile, l’odore o l’impatto ambientale che è collegato al fatto di produrlo.
Ho ancora i miei registratori a 2" 24 tracce e due 2 tracce, quindi
non dico quello che dico perché non ho a disposizione queste attrezzature.
Ciò detto, uso moltissime cose analogiche di alta qualità prima di entrare
in Protools. La voce di Nellie è stata registrata usando un microfono a valvole
vintage U-47 e poi un preamplificatore a valvole D. W. Fearn. Per i fiati
ho usato un sacco di microfoni a nastro. Questo è analogico!
Se non avessi registrato il tutto dentro Protools, o
"in the box", avremmo davvero dovuto missarlo!
Alla gente che dice "devo avere il nastro" io dico: "Se
non riesci a fare un’ottima registrazione senza il nastro vuol dire che non sei
capace di fare un’ottima registrazione".
Di recente abbiamo visto un sacco di storici studi statunitensi
chiudere i battenti, con un numero sempre crescente di album fatti "in
the box". (Anche se proprio ieri leggevo di un nuovo grande studio
a Nashville – anche George Massenburg ha una stanza lì.) Il
tuo punto di vista su tutto questo.
Un sacco dei grossi studi che
hanno chiuso si trovavano a New York e a Los Angeles. E’ stato il costo crescente
degli affitti a ucciderli. Ovviamente lo stato dell’industria della musica
e gli studi casalinghi hanno avuto la loro parte. In questo Paese credo che
vedrai una parte crescente del business che riguarda la musica trasferirsi
a Nashville.
E’ da sperare che ci siano
sempre persone che vorranno fare registrazioni dal suono realistico con veri
strumenti, e che gli studi con stanze dal bel suono, come il mio, siano sempre
richiesti.
Oggi la musica è sempre
più consumata su "sistemi personali" di "fedeltà limitata".
E sembra che alla gente importi sempre meno della qualità sonora, rispetto
a fattori di "praticità". Vedi ciò avere un impatto negativo
sul modo in cui gli album vengono fatti?
Ah sì, è parte dell’imbecillimento
della società! Non permetterò che questo succeda a me. Farò ancora le migliori
registrazioni che sarò in grado di fare. Poi quello che succede quando escono
fuori di qui è al di fuori del mio controllo.
Ci saranno tecnici che inizieranno
a fregarsene e finiranno disoccupati.
C’è qualcosa che ti piacerebbe aggiungere?
Solo che è stata una grande gioia lavorare a questo album.
Nellie è una musicista e una cantante stupefacente. Spero che avremo occasione
di divertirci ancora in futuro.
© Beppe Colli 2007
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